È inutile fare Pubblicità su Facebook (se non sai come farla)

Come fare pubblicità su Facebook

Il successo di Facebook come colosso del web è innegabile e sotto gli occhi di tutti: più di 2 miliardi di utenti solo sul social network blu, a cui si sommano 800 milioni di utenti su Instagram, 1 miliardo e mezzo su Whatsapp (che finora è stato privo di pubblicità, ma potrebbe non esserlo ancora a lungo) e più di un miliardo su Messenger.

È facile capire come un tale bacino di utenza possa fare breccia nell’immaginario collettivo come ottimo lido per pubblicizzare la propria azienda ed i propri servizi e/o prodotti.

Se poi si considera anche la possibilità di mostrare le proprie inserzioni al di fuori di Facebook e delle sue app attraverso l’Audience Network, questa opportunità è senz’altro non solo ghiotta, ma assolutamente immancabile ed imprescindibile: ogni azienda DEVE essere presente anche su Facebook, altrimenti resterà fuori dal mercato.


☛ Leggi anche: 10 consigli per gestire al meglio la Pagina Facebook aziendale


Fare pubblicità su Facebook: gli errori da non fare

Capita però che, un po’ in cerca di risparmio e un po’ perché convinti che, in fondo, “che ci vorrà mai?”, ci si improvvisi web marketer da un giorno all’altro e si inizino a postare campagne su campagne senza alcuna logica d’insieme, e peggio ancora con un unico messaggio per gli utenti: COMPRA DA ME.

Se è vero infatti che Facebook ci dona infinite possibilità ed eccellenti strumenti per far crescere il nostro business, è altrettanto vero che il suo utilizzo richiede alcune conoscenze di base, nonché una discreta strategia a monte di tutto.

Senza questi presupposti, fare advertising su Facebook non servirà assolutamente a niente, se non a sprecare il vostro budget.

Ma quali sono i principali errori commessi con le sponsorizzazioni fai da te?
Abbiamo scelto alcuni tra i principali e più comuni errori che vediamo con maggior frequenza.
Eccoli qua:

Facebook Ads

1. Credere che la pubblicità su Facebook funzioni come la pubblicità tradizionale

La maggior parte delle persone è ancora convinta che il fine della pubblicità sui social network sia lo stesso della pubblicità offline, ovvero quello di promuovere i propri prodotti e servizi nel modo migliore per farsi scegliere dal pubblico.

Questo approccio è semplicistico e deleterio.

Le persone, infatti, non si collegano a Facebook con l’intento di effettuare acquisti o di essere bombardate da messaggi commerciali, ma per rilassarsi: scegliete invece di promuovere contenuti che incuriosiscano o informino, magari rimandando a un link di approfondimento sul tuo blog.

Le persone che leggeranno il vostro articolo e saranno interessate a quello che dite o a quello che fai, investiranno volentieri qualche attimo in più per navigare anche sulle altre pagine per capire meglio chi sei e se puoi effettivamente fare qualcosa per loro.

In seguito, dopo aver acquisito nuovi follower o, meglio ancora, dopo aver creato un pubblico personalizzato, potrete iniziare a lanciare anche post più prettamente commerciali e finalizzati alla conversione.

2. Mancata targetizzazione del pubblico

Facebook è uno strumento fenomenale perché mette a disposizione tante risorse volte utili a far crescere il nostro business. L’importante, è sapere che esistono e in che modo utilizzarle al meglio.

Fare una campagna in due minuti, o peggio ancora mettere in evidenza un post appena pubblicato sulla propria pagina in quattro e quattr’otto destinando 5, 10, 20 euro di budget a casaccio, non serve assolutamente a nulla. State infatti semplicemente dicento a Facebook “tieni i miei soldi, fanne quello che vuoi“.

Al termine della sponsorizzazione a pagamento, non avendo ottenuto alcun risultato, o magari qualche manciata di like, coi quali certamente non vi rifarete nemmeno del budget speso, magari sarete diventati anche voi di quelli che “ah, io su Facebook non investo neanche un centesimo perché non serve a nulla“.

Niente di più sbagliato.

Facebook ci dà la possibilità di mostrare i nostri annunci precisamente a quelli che possono essere i nostri clienti potenziali: hai una pizzeria? Puoi proporre i tuoi annunci agli amanti della pizza. Hai un centro estetico? Probabilmente dovresti optare per un pubblico interessato al benessere. Hai un e-commerce di prodotti per la pesca? Proponili ad appassionati di pesca generica e sportiva. E così via.

Ricorda inoltre che il pubblico può essere anche targetizzato per località, sesso, età e tanto altro. Quindi perché investire dei soldi per mostrare il tuo annuncio di prodotti per il make up indirizzati ad un pubblico giovane  e femminile ad un sessantenne di sesso maschile? 🙂

Targetizzare il pubblico

3. Non monitorare l’andamento di una sponsorizzazione

L’advertising non è una scienza esatta: non è detto che nonostante gli studi preliminari svolti il nostro annuncio performi bene fin dal principio: magari un interesse inserito è sbagliato, oppure è stato commesso un errore di cui non ci si è accorti in fase di creazione della campagna… Insomma potreste ritrovarvi a buttare del prezioso budget su sponsorizzazioni che, per un motivo o per un altro, non funzionano. Per questo, è importantissimo monitorare le proprie campagne spesso, meglio se almeno una volta al giorno.

4. Sponsorizzare sempre lo stesso post per mesi

 A maggior ragione se siamo una attività locale che non lavora a Roma ma in città più contenute o paesi magari isolati, a un certo punto Facebook inizierà a proporre i tuoi annunci per la seconda volta alle stesse persone.

Se la sponsorizzazione va avanti nel tempo e il pubblico è ristretto, questo succederà anche una terza, una quarta, una ennesima volta.
Cosa succede quando una persona vede sulla propria home di Facebook sempre lo stesso annuncio, proposto sempre dalla stessa pagina? Se non ha interagito con l’annuncio la prima, la seconda e nemmeno la terza volta, vuol dire che non è interessato a ciò che gli stiamo proponendo.

Spendere soldi per settimane o mesi sempre con lo stesso annuncio e sempre sullo stesso pubblico è deleterio e avrà l’effetto contrario di far allontanare il pubblico.

Diversificare le inserzioni

5. Fare campagne di pochissimi giorni perché “Facebook è costoso”

L’advertising online, che sia su Facebook o su Adwords o anche in generale su altri strumenti simili, non ha un costo fisso.
Cosa significa questo? Significa che potrai scegliere quanto investire sui tuoi annunci anche di giorno in giorno, da pochissimi euro in su, per i brand più grossi.

Inoltre l’algoritmo di Facebook apprende man mano che la campagna va qual è il pubblico più adatto al quale mostrare il nostro annuncio. Fare una prova di un giorno e basta comporterà ritrovarsi con dei risultati parziali e non affidabili della nostra campagna.

Un consiglio finale

Prima di pensare alle campagne e sponsorizzazioni a pagamento, è necessario capire come funziona Facebook lato utente e non lato venditore. Se non si utilizza Facebook con una certa assiduità al di fuori della gestione della pagina aziendale, vi sfuggirà sempre un importantissimo punto di vista: quello del vostro pubblico.

Inoltre, per quante guide di Facebook advertising possiate leggere, vi ritroverete come se aveste preso la patente senza sostenere l’esame pratico.


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